L’ ambient marketing è l’ennesima dimostrazione del fatto che il mondo della pubblicità è in continuo movimento. I creativi che lo popolano fanno di tutto per trovare nuove tecniche di marketing per attirare l’attenzione del proprio mercato.
In questo post ci focalizzeremo sulla definizione di ambient marketing, su alcuni esempi di successo e sulle differenze con il guerrilla marketing.
Cos’è l’ambient marketing?
L’ambient marketing è una strategia di comunicazione che mira a creare un alto impatto emotivo, al fine di catturare l’attenzione del potenziale cliente. Si realizza posizionando annunci pubblicitari in luoghi affollati, quali stazioni ferroviarie, aeroporti, piazze, metropolitane, con il solo obbiettivo di creare il cosiddetto effetto “wow”.
Proprio per questo motivo si sfruttano normalmente luoghi ed oggetti di uso comune. In questo modo da un lato il messaggio pubblicitario sarà sotto gli occhi di molte persone, mentre dall’altro sarà molto più facile scatenare l’effetto sorpresa.
Questa strategia mira a giocare tra l’inaspettato e il sorprendente, la correlazione di questi due aggettivi danno vita ad un messaggio unico, memorabile e creativo.
Perché si utilizza?
E’ ormai noto che consumatore ha una soglia di attenzione sempre più bassa. Basti pensare a tutta la pubblicità a cui siamo esposti dai mass media tradizionali, mezzi tradizionali e digitali.. Con gli anni sta quindi diventando sempre più necessario destare l’attenzione e la curiosità con pubblicità creative.
I vantaggi che derivanti dall’ambient marketing sono molti. Facciamo alcuni esempi.
- Il messaggio viene percepito interessante anche dall’utente meno interessato al messaggio specifico;
- L’annuncio pubblicitario può anche diventare virale, diffondendosi a macchia d’olio;
- Raggiunge il destinatario dove e quando meno se lo aspetta;
- il pubblico vive un’esperienza che può diventare memorabile.
Esempi di campagne ambient marketing di successo
Molte aziende hanno capito l’importanza di questa strategia e non sono poche quelle che hanno deciso di metterla in pratica. Sono infatti anni che varie agenzie creative si dilettano per i loro clienti con creatività pubblicitarie che a volte rasentano l’assurdo.
La definizione che ti abbiamo fornito poco sopra può sembrare poco chiara probabilmente. Andiamo a vedere, qui di seguito alcuni esempi di ambient marketing così anche tu avrai le idee chiare in merito.
Da premettere che ogni impresa, anche di piccole dimensioni, può mettere in atto tecniche di questo genere.
Ikea Francia
In Francia, Ikea ha deciso di collocare alcuni divani presso le fermate degli autobus. Il messaggio? Ogni luogo può diventare confortevole come in casa propria, l’importante è saperlo arredare nel modo giusto.
Sprite
La società di soft drinks ha messo in atto una iniziativa fra le più creative in questo settore. Lo ha fatto collocando un grande distributore di Sprite alla spina facendolo diventare una doccia per coloro che erano in spiaggia.
Life Park
Qualche tempo fa, Europe Assistance e Genertel per inaugurare il nuovo punto vendita, hanno ideato nelle piazze più frequentate di Milano un’azione pubblicitaria alquanto bizzarra. Un sottomarino che sbucava da sottoterra e che urtava contro una macchina. Lo spettacolo ha coinvolto ben 30 attori.
Il messaggio che le due grandi aziende hanno voluto lanciare ai passanti, è che nella vita tutto può accadere. Anche l’imprevisto più impensabile è sempre in agguato, pertanto, la protezione così come la sicurezza sono fondamentali contro gli imprevisti della vita.
L’obiettivo era quello di far vivere un’esperienza memorabile ai passanti… A quanto pare è stato raggiunto alla grande!
Quando diventa efficace?
Andiamo direttamente al nocciolo della questione. L’ambient marketing si rivela efficace quando è in grado di trasformare un’azione promozionale in un messaggio virale e di grande impatto. Per poterci riuscire, il messaggio deve risultare sorprendente e memorabile fino al punto da innescare il processo del passaparola.
E’ doveroso sottolineare che questa strategia si discosta dai tradizionali schemi pubblicitari. L’intento è quello di far vivere ai passanti un’esperienza sensoriale in modo tale da coinvolgerli emotivamente e diventare loro stessi propagatori del messaggio stesso.
Ambient marketing per piccole imprese
E’ chiaro che gli esempi che abbiamo riportato sono esempi eclatanti. In Italia creare un’installazione con un sottomarino che sbuca in una piazza centrale e 30 persone che ballano è impensabile per una pmi. Oltre che risorse pecuniarie sono indispensabili permessi, burocrazia, organizzazione ed altro ancora.
Quello che però si può fare un’attività con risorse limitate è sfruttare i mezzi tradizionali. Ad esempio la cartellonistica stradale. Qui si può giocare con effetti ottici, realtà aumentata, fotografie che interagiscono con quello che c’è intorno. Anche alcune call to action che coinvolgano i passanti ad interagire con i social aziendali.
Riuscire a colpire l’attenzione del consumatore quando meno se lo aspetta, avrà enormi ripercussioni sul tuo brand. Il messaggio che riuscirai a trasmettere sarà “guarda come siamo bravi”, indipendentemente dal tuo settore.
Differenze con il guerrilla marketing
Le due tecniche possono essere facilmente confuse. Questo perché per certi versi sono simili tra di loro soprattutto sotto il profilo esperienziale e della viralità.
Tuttavia la differenza più grande sta nel fatto che, il guerriglia marketing si avvale di qualsiasi strumento non convenzionale per incontrare il suo target. Invece l’ambient marketing tende ad interagire di più con l’ambiente stesso.
Ad esempio per il guerrilla marketing è sufficiente tappezzare la città di adesivi (ricordi la A-Style?). L’ambient marketing per fare “sticking” probabilmente te ne piazzerà uno enorme sull’edificio più in vista della città.
Ad ogni modo, in entrambi i casi si tratta di una forma di marketing non convenzionale. La finalità è quella di creare un effetto sorpresa, che fissa nella memoria del consumatore un brand o un suo messaggio.